Tre domande a Roberto Brognano
Le nostre brevi interviste agli animalisti storici.
Tre domande a Roberto Brognano. La nostra redazione ha incontrato il presidente di IAPL Italia Onlus. Abbiamo fatto a Roberto tre domande per capire come si arriva ad avere empatia per gli animali.
– Ciao Roberto, raccontaci la tua vita, come sei giunto ad essere un animalista vegano, insomma ad avere un’empatia con gli Animali?
“Premesso che nessuno nasce “animalista”, per cui anche io ho mangiato carne, il modello di vita di quando ero ragazzo, mi imponeva questo cibo; andavo matto per carne alla brace e rostelle di capra, oltretutto, mio padre era un cacciatore. Da ragazzo specista quale ero, amavo gli animali, poi per presa di coscienza ho deciso di difendere tutti gli animali anche quelli che “mangiavo”.
– Cosa ti ha fatto cambiare idea?
“Tanti anni fa ero in autostrada nei pressi di Bologna e mi fermai all’autogrill, scesi per fumare una sigaretta e improvvisamente fui calamitato dallo sguardo di un vitellino su un camion per trasporto animali. Mi avvicinai e vidi gli sguardi di questi animali pieni di paura e terrore. Chi mi aveva portato li era un vitellino che mi guardava con i suoi occhioni ad implorarmi chissà cosa. Mi fissava e capii che per lui e i suoi compagni di viaggio quelle erano le ultime ore di vita che sarebbe terminata in un mattatoio. Mi allontanai verso il bar ma sentivo lo sguardo di quell’animale, dentro di me mi dissi, ma cosa sto facendo, per una mia scelta, inconsapevolmente sono il mandante della morte di questo animale, avevo 38 anni e decisi di non mangiare più carne.”
– Cosa diresti a chi insulta o colpevolizza chi oggi non ha ancora adottato una scelta vegana o vegetariana?
“Gli direi che oggi difendo tutti gli animali che nel passato erano cibo, li amo e quando posso li salvo. Questo mi ha reso un uomo migliore che vive meglio con se stesso. Rimpiango di non aver fatto questa scelta prima. Tuttavia, non ritengo giuste le accuse che vengono mosse sul passato delle persone o su persone che vogliono o hanno da poco intrapreso un percorso di carattere animalista/vegano. Nessuno nasce illuminato o consapevole è una via di vita dettata dall’amore e dal rispetto, un percorso che deve essere insegnato è necessario far comprendere alle persone ciò che non conoscono, fargli prendere la consapevolezza delle loro azioni.”
“Riconosci nell’animale un soggetto, non un oggetto? Allora sii coerente, non domandare ‘che cosa’ mangiamo oggi, ma ‘chi’ mangiamo oggi.” (Charlotte Probst)
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