PIANO LUPO ora tutti sul carro del Ministro Costa
PIANO LUPO ora tutti sul carro del Ministro Costa
PIANO LUPO ora tutti sul carro del Ministro Costa. Il Piano Lupo è pronto per essere consegnato alla Conferenza Stato-Regioni; esclude ogni forma di abbattimento del grande predatore e prevede 23 azioni di gestione, aventi come obbiettivo la convivenza pacifica tra lupo e attività umane.
Tra queste azioni ci sono quelle di “mitigazione a livello micro-territoriale“. Quindi, una particolare attenzione alle realtà differenti presenti sul nostro territorio e ai diversi problemi che nascono in relazione alla presenza del predatore e dei possibili ibridi. Inoltre, un’attenzione particolare nella lotta al bracconaggio (il ministro auspica la conversione giuridica da reato contravvenzionale a DELITTO).
Il Piano Lupo diventa in questo modo un valido strumento di attenuazione dei conflitti da anni esasperati da alcune categorie sociali come cacciatori e allevatori
Questi soggetti, vedono nel lupo un vero nemico e che, a più riprese, coinvolgendo anche partiti politici, ne hanno chiesto e ne chiedono l’abbattimento.
Grazie al lavoro del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, alle richieste di molte associazioni ambientaliste e animaliste, compresa la nostra Associazione Animalisti Onlus, oltre al lavoro di zoologi e naturalisti di comprovata capacità.
Si è potuti arrivare alla formulazione di un documento che parte dal presupposto che l’abbattimento dei lupi non deve essere assolutamente preso in considerazione. Dato lo status di specie particolarmente protetta a livello nazionale e che non è strumento valido di gestione faunistica.
Pertanto, vengono valorizzate tutte quelle azioni di conoscenza ( monitoraggio della specie ), di sostegno alle attività umane ( prevenzione ) e di lotta al bracconaggio che hanno come obbiettivo la salvaguardia di questo animale ma anche la salvaguardia delle attività antropiche collegate.
Dopo anni di dure battaglie contro una cultura di criminalizzazione del lupo e l’insistente richiesta di molte regioni, supportate dal precedente Ministro Galletti, di introdurre gli abbattimenti, finalmente il buon senso ha prevalso.
Il tutto, insieme ad una visione competente e oculata di una situazione che doveva essere affrontata con rigore scientifico e non sulla base di informazioni scorrette, criminalizzanti e tendenti a far affiorare anche paure ancestrali.
Ma, a parte il Ministro Galletti, chi è stato ed è tuttora seduto sugli scranni parlamentari e che si proclama tutore degli animali, cosa ha fatto in tutto questo tempo?
Quali atti legislativi ha prodotto per questa situazione dei Lupi?
Ci pare che nulla sia stato fatto se non salire ora sul carro del Ministro Costa all’ultimo momento, a documento già ultimato. L’unica azione che possiamo tutti vedere è la pubblicizzazione del Piano Lupo a giochi ultimati.
“Date a Cesare quel che è di Cesare …” non ci interessa da quale parte politica provenga, noi appoggiamo chi si occupa degli animali a prescindere da colore politico.
Ci sembra la frase migliore per commentare un immane lavoro che ricordiamolo, ha visto il Ministro Costa impegnato in prima persona. Soprattutto nella parte più spinosa, ovvero il rapporto con le categorie sociali che, anche per totale disinformazione o strumentalizzazione. Categorie che si accaniscono contro il lupo e provano quasi un odio atavico nei suoi confronti. La dimostrazione di questo impegno sta anche nei numerosi e per nulla facili incontri che il Ministero dell’Ambiente ha avuto con molti rappresentanti politici regionali o di categoria. Soggetti, per nulla favorevoli alla tutela assoluta del “predatore”.
Salire sul carro del vincitore all’ultimo momento a noi sembra azione scorretta. A noi piace riconoscere il merito a chi ha fattivamente operato per ottenerlo.
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