Corteo Nazionale Macachi Liberi – 14 settembre invadiamo Parma
Corteo Nazionale Macachi Liberi – 14 settembre invadiamo Parma
Il 6 luglio scorso siamo scesi in piazza con oltre 1000 persone e oltre 30 sigle animaliste italiane, per chiedere al Ministro Giulia Grillo (M5 Stelle) l’immediata interruzione della sperimentazione “Lightup – Turning the cortically blind brain to see” voluta dalle università di Torino e Parma (quest’ultima designata a trattenere i macachi nei propri stabulari e laboratori), la quale prevede che sei macachi vengano «operati e resi ciechi per studi su deficit visivi nell’essere umano – dichiara Animalisti Onlus organizzatrice dei cortei a Parma – studi che non aiuteranno i malati veri».
L’intervento al cervello dei macachi, molto invasivo e doloroso, si svolgerà in autunno e l’intera sperimentazione durerà 5 anni, dopodiché gli animali verranno soppressi con eutanasia (almeno così dichiara il dott. Tamietto, il ricercatore titolare di questi esperimenti).
«Il 14 settembre 2019 alle ore 15,00 saremo molti di più, abbiamo anche chiesto al Rettore dell’università di Parma prof. Paolo Andrei – dichiara Alessandro Mosso presidente di Animalisti Onlus – un incontro per chiarire le diverse posizioni in merito a questi esperimenti sui macachi»
L’università respinge le accuse dichiarando che gli esperimenti mirano a validare procedure riabilitative con questi sei macachi.
«La validazione animale è una invenzione dei ricercatori. In particolare, nel caso del cancro, possiamo affermare che tutti i vertebrati sono soggetti a cancro, e quindi i ricercatori sono in grado di provocare il cancro negli animali di laboratorio mediante stimoli fisici e chimici, o mediante innesti o iniezioni di tessuto canceroso, ma questi cancri non sono paragonabili con quelli che nascono spontaneamente nell’uomo. Oltre a notevoli diversità biochimiche e morfologiche, essi non producono metastasi (cioè la diffusione delle cellule tumorali in altre parti del corpo), mentre è proprio questo evento che, nell’uomo, è la causa principale del decorso mortale della malattia. Questo evento non può essere provocato né con mezzi chimici né con mezzi fisici, in alcun animale, nemmeno nei primati (macachi). Il cancro è specie-specifico. Le differenze tra le specie sono evidenti sotto l’aspetto molecolare, immunologico, e genetico.
A settembre invadiamo Parma con animalisti di tutta Italia, oltre a centinaia di persone autonome si aggiungono oltre 40 sigle animaliste, sarà una battaglia politica e siamo certi di vincerla noi»