Il diritto di essere difesi
Il diritto di essere difesi.
Tanto più una creatura è indifesa e impotente tanto più ha diritto ad essere difesa.
Questo dovrebbe essere il punto di partenza di ognuno di noi.
Un punto di vista che dovrebbe frantumare le riduttive obiezioni di chi giustifica l’uso degli animali con ragioni “oggettive”: violenza della natura, predominanza dell’essere umano, motivazioni economiche, ineluttivita’ della cattiveria umana.
In pratica tutte motivazioni che spingono i singoli e intere società ad arrendersi alla realtà, ad accettare passivamente il sopruso continuato nei confronti degli animali.
A questo sistema di pensiero è doveroso ribellarsi e quindi assumersi la grande responsabilità di contrapporsi a ciò che esiste se lo si considera sbagliato.
A questa presa di coscienza siamo tutti chiamati, senza la scorciatoia di delegare ad altri, è necessario portare il proprio contributo, fatto di empatia, passione e conoscenza, per trasformare positivamente il mondo. Il mondo, infatti, siamo tutti noi, non è un elemento estraneo sul quale è impossibile agire, la coscienza singola, impegnata nel cambiamento, diventa coscienza collettiva.
Cominciamo tutti a gran voce a dire che ridurre gli animali a semplici cose, oggetti di cui disporre a piacimento è il grande scandalo di questo mondo in cui viviamo.
Cominciamo a diffondere il pensiero che ogni animale e’ un essere senziente, sensibile, emotivo e intelligente e che merita tutto il rispetto e la tutela possibile. Ma, soprattutto, cominciamo a mettere in pratica ciò che noi pensiamo: nel quotidiano, durante la nostra vita diventando più consapevoli e attivi.
Non giriamoci dall’altra parte di fronte ad una violenza o ad un abuso ritenendo che altri dovranno intervenire.
Perché “gli altri” siamo noi.