Inattendibilità del modello animale
Ancora si fa ricerca inutile e dannosa
L’inattendibilità del modello animale è un fatto. Animali come topi, ratti, cani, gatti, primati non umani, ed altri ancora, sono regolarmente utilizzati nella ricerca biomedica e tossicologica come surrogati umani di malattie. Pertanto, sono appunto definiti ”modelli animali”.
Miliardi spesi dalle nazioni
Ogni anno, vengono spesi circa 3 miliardi di euro/dollari in tutto il mondo per test di sicurezza tossicologica che interessano prodotti di consumo umano quali ad esempio farmaci, cosmetici, ed agenti chimici vari.
L’utilità del modello animale
Ma quanto utili possono essere considerati questi test su animali, in funzione delle umane risposte. Quando un farmaco relativamente sicuro e di largo consumo come l’aspirina (uno dei farmaci blockbuster più utilizzati e venduti di sempre), si dimostra tossico nella quasi totalità delle specie usate nei test di laboratorio. Causando effetti teratogeni (malformazioni congenite nella prole di cavie gravide) che non vengono per contro rilevati negli esseri umani?
L’attendibilità del modello animale
Quanto attendibili possono essere considerati i dati registrati su ”modelli animali”. Ventuno componenti chimici su 30, del comune caffè (bevanda largamente consumata dagli esseri umani) hanno dimostrato essere cancerogeni nei ratti?
Ad oggi non si hanno prove sostanziali alcune che il caffè causi cancro negli umani, anzi sono stati dimostrati effetti epatici protettivi.
Quanto credibile può risultare l’estrapolazione di risultati all’uomo se perfino i più comuni e salutari alimenti di consumo umano come avocado, cavoletti di bruxelles, succo di pomodoro, cioccolato, cipolla, aglio, si sono rivelati tossici per i ”modelli animali” di ricerca?
Quanto sicuri possono essere considerati gli studi preclinici animali
quando non riescono a predire con sufficiente accuratezza eventuali gravi effetti collaterali causati dai farmaci negli esseri umani?
Inattendibilità del modello animale
Alla luce di tale potere predittivo discutibile, sembra sorprendente che il settore della ricerca biomedica e tossicologica sia ancora impostato su dati di sicurezza animali.
di Alfredo Lio