Le ignobili morti dei cani di Sciacca
Non solo Sciacca può definirsi una vergogna, ma certamente è un esempio da non seguire.
Le ignobili morti dei cani di Sciacca “In Sicilia deve prevalere il buon senso delle persone. Le quali devono, tutte insieme, manifestare un dissenso autentico a livello nazionale e in tutta la penisola italiana. Non c’è più tempo di attendere le misure risolutive, che i soggetti deputati a farle, sindaci e aziende sanitarie (Asp), dovrebbero attuare.”
A dirlo è Alessandro Mosso presidente di Animalisti Onlus e coordinatore nazionale del Movimento Animalista. La dichiarazione, dopo le notizie scioccanti della strage di Sciacca (Agrigento), dove si sono trovati una quarantina di cani uccisi dal veleno.
Sciacca sulla bocca di mezza Italia
“Non è possibile – continua il presidente Mosso -, che ancora oggi si uccidano animali con il veleno. Le ignobili morti dei cani di Sciacca ne sono un esempio. Avvelenando gli animali si infliggono loro dolori inimmaginabili, solo per manlevarsi dal problema del randagismo, specie in Sicilia.
Non ci sono più alibi
le amministrazioni centrali della Sicilia e del Governo italiano, devono porre rimedio a questa vera e propria piaga, devono prendere provvedimenti contro le amministrazioni comunali e Asp che non applicano la legge.
L’indignazione maggiore proviene dalla sensazione che questa strage può essere stata organizzata a tavolino, – incalza Alessandro Mosso – magari perché di qui a poco, a Sciacca, passa il Giro d’Italia.
Sappiamo tutti che la responsabilità maggiore è data dal fatto che da tempo le amministrazioni comunali siciliane non provvedono ad un controllo capillare delle sterilizzazioni e quindi deve intervenire l’Italia intera.
Per le Le ignobili morti dei cani di Sciacca, la nostra associazione Animalisti Onlus
– conclude Mosso – ha deciso di presentare una denuncia contro ignoti e di indire entro fine mese, a Milano, una grande manifestazione popolare. Chiederemo, a Comuni, Regioni e Stato l’immediata e rigorosa applicazione delle norme vigenti sui bocconi avvelenati, attuando un piano nazionale per la lotta al randagismo nel sud Italia.”
Ufficio Stampa
Animalisti Onlus