No Pellicce

Petizione no allevamenti di animali da pelliccia

Ill.mo Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano – Sede
Ill.mi Presidenti della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – Sede

Il SOTTOSCRITTO CITTADINO ITALIANO,

PREMESSO CHE;
gli allevamenti di animali da pelliccia (pelli ed altri suppellettili) non considerano minimamente le esigenze naturali dell’animale, puntando esclusivamente all’ottenimento di un manto folto e di bell’aspetto. Gli animali sono sottoposti a continuo stress, dovuto ad esempio alla mancanza del rispetto della territorialità con conseguente aumento degli atteggiamenti aggressivi. Vivono in gabbie dalle dimensioni ridottissime, in cui anche il pavimento è in rete per facilitare la pulizia. Sono costretti a subire correnti d’aria e freddo, per favorire l’infoltirsi del pelo e le femmine divengono spesso “macchine” forzate alla riproduzione. I metodi di soppressione in allevamento cambiano a seconda delle dimensioni dell’animale.

CONSIDERATO CHE;
nel caso di animali più grossi, come le volpi, si usa l’elettricità infilando elettrodi nell’ano e nella bocca, oppure un proiettile nella nuca, o il soffocamento da gas, per non “rovinare” le pellicce. Per gli animali di taglia più piccola, come i visoni, si utilizza un colpo di martello sul muso, un chiodo conficcato nella fronte oppure si annega l’animale precedentemente tramortito. Altri metodi diffusi sono l’avvelenamento con stricnina e il soffocamento con cloroformio. In molti paesi Europei è proibito l’allevamento di qualsiasi specie di animali da pelliccia.

CHIEDE;
al Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, ai Presidenti di Camera e Senato di farsi promotori affinché, anche in un paese civilizzato come l’Italia, venga approvata una legge per il divieto degli allevamenti di animali da pelliccia.

Petizione divieto degli allevamenti di animali da pelliccia

Ill.mo Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano – Sede
Ill.mi Presidenti della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – Sede

Il SOTTOSCRITTO CITTADINO ITALIANO,

PREMESSO CHE;
gli allevamenti di animali da pelliccia (pelli ed altri suppellettili) non considerano minimamente le esigenze naturali dell’animale, puntando esclusivamente all’ottenimento di un manto folto e di bell’aspetto. Gli animali sono sottoposti a continuo stress, dovuto ad esempio alla mancanza del rispetto della territorialità con conseguente aumento degli atteggiamenti aggressivi. Vivono in gabbie dalle dimensioni ridottissime, in cui anche il pavimento è in rete per facilitare la pulizia. Sono costretti a subire correnti d’aria e freddo, per favorire l’infoltirsi del pelo e le femmine divengono spesso “macchine” forzate alla riproduzione. I metodi di soppressione in allevamento cambiano a seconda delle dimensioni dell’animale.

CONSIDERATO CHE;
Nel caso di animali più grossi, come le volpi, si usa l’elettricità infilando elettrodi nell’ano e nella bocca, oppure un proiettile nella nuca, o il soffocamento da gas, per non “rovinare” le pellicce. Per gli animali di taglia più piccola, come i visoni, si utilizza un colpo di martello sul muso, un chiodo conficcato nella fronte oppure si annega l’animale precedentemente tramortito. Altri metodi diffusi sono l’avvelenamento con stricnina e il soffocamento con cloroformio. In molti paesi Europei è proibito l’allevamento di qualsiasi specie di animali da pelliccia.

CHIEDE;
al Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, ai Presidenti di Camera e Senato di farsi promotori affinché, anche in un paese civilizzato come l’Italia, venga approvata una legge per il divieto degli allevamenti di animali da pelliccia.

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