Si avvicinano le elezioni e partono subito le fake news
Il titolo de “Il Messaggero” esce con un titolo totalmente fuorviante. Questa NON notizia ha procurato un inutile allarme tra gli animalisti.
Si avvicinano le elezioni e partono subito le fake news. Un titolo quello del giornale romano che oltre a scatenare paure e reazioni, ha portato subito a trarre conclusioni non vicine alla verità.
Infatti, la realtà è ben diversa, nella bozza in approvazione del nuovo regolamento di tutela degli animali del comune di Roma, all’ art.19 insisteva una frase che poteva essere equivocata e cioè: “Gli animali ospitati nei canili………non più curabili ma in grado di condurre una vita dignitosa, IN ALTERNATIVA ALLA SOPPRESSIONE possono essere affidati alle associazioni che ne facciano richiesta……..”.
Quelle parole, “in alternativa alla soppressione”, effettivamente potevano far pensare che la soppressione fosse la via preferenziale.
Proprio per questo già nel 2019 quella frase era stata emendata (emendamento numero 13 dell’agosto 2019) cancellando dalla frase le parole incriminate. Certe cose non fanno bene a nessuno e sicuramente non fanno bene agli animali. Per quanto riguarda poi l’eutanasia, questa è una materia molto delicata ed è regolata da una legge nazionale.
Infatti, la stessa 281/1991, non può essere oggetto di interpretazioni, in caso contrario l’eutanasia NON permessa, e cioè “autorizzata” da leggi Comunali, è anche sanzionata dal Codice penale come uccisione non permessa.
Vero è che i Comuni hanno le idee confuse sul benessere degli Animali. Sembra scontato che le associaszioni vengano ascoltate dai Comuni d’Italia, eppure questo non avviene. A Roma questo fatidico Art. 19, scritto da chi non conosce le più elementari basi della convivenza uomo-animale, poteva e doveva essere discusso con le associazioni amimaliste.
Come Roma (governato dai grillini) anche Torino, stesso governo 5 stelle, apre le danze della tutela degli animali con pericolosi “dogmi a 5 stelle”. La salute e il benessere degli Animali deve assolutamente passare attraverso il dialogo con le associazioni animaliste.
Ma d’altronde si avvicinano le elezioni e partono subito le fake news sulla pelle degli animali per accaparrarsi voti “utili”.
In conclusione, sembra normale che noi tutti, anche sapendo che esiste un emendamento, il n. 13, che se approvato cancellerebbe le parti più controverse dell’articolo 19. Tuttavia, ci auguriamo che l’intero articolo sia cancellato perché inutile e pericoloso. Il fatto che questo argomento sia già regolato dalle Leggi nazionali, invitiamo i consiglieri comunali di dialogare e agire in concerto con le associazioni animaliste, locali e nazionali.
Roberto Brognano
Presidente IAPL Italia
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