sperimentazione animale – aberrazione umana
La sperimentazione sugli animali è un errore metodologico, una aberrazione umana, ogni specie animale possiede differenti
caratteristiche e ogni risultato ottenuto su una specie, vale per quella e non per altre.
Non è pensabile impiegare il modello animale – peraltro mai validato – per trasferire all’uomo risultati inattendibili per diversità biologica e fisiologica. Vi è la priorità di abbandonare il modello animale geneticamente modificato poiché la ricerca medica non progredisce. Insistere con la vivisezione produce uno spreco di denaro pubblico e privato, quando questi fondi potrebbero essere utilizzati per una ricerca medica tecnologicamente avanzata specie-specie.
Questo business, arricchisce le Big Pharma, le quali non hanno alcun interesse a trovare
delle cure, ma piuttosto a vendere farmaci che costano milioni di vite umane e animali, a causa di effetti secondari che non vengono rilevati sul modello animale. Il modello che sostituisce la S.A. è un sistema microfisiologico evoluto costituito da mini organi o tessuti che interagiscono tra loro a diversi livelli su un chip.
Questo sistema permette interazioni tra cellule, tessuti e organi, riproducendo a tutti i livelli ciò che
accadrebbe in vivo.
La nostra battaglia contro l’utilizzo degli animali nella sperimentazione si concentra sulla campagna di controiformazione riguardo alle ragioni scientifiche dell’antivivisezionismo. Soltanto quando l’opinione pubblica sarà al corrente di ciò che accade all’interno dei laboratori sarà allora finalmente possibile interrompere la tortura e l’uccisione di centinaia di migliaia di animali che a tutt’oggi ancora avviene con l’alibi di ricerche salvavita per gli esseri umani.
Basterebbe guardare negli occhi qualsiasi animale proveniente da un laboratorio di vivisezione o da un allevamento per animali destinati alla tortura, per sapere da che parte stare e per lottare strenuamente fino a quando non terminerà questa vergognosa prepotenza della specie umana.